www.youtube.com/watch?v=Fa0ubmvKhSI Per streaming e digital download > https://pirames.lnk.to/AGLNTMA “I’m gonna keep on a walkin’, keep on a talkin’ Marchin’ down to freedom’s land” Un brano che ha fatto la storia del blues, impegnato e onesto “AIN’T GONNA LET NOBODY TURN ME AROUND” è uno spiritual nato a fine Ottocento, dai connotati forti e comunicativamente importanti. La canzone è stata storicamente assunta a inno alla libertà e alla lotta per la conquista dei propri diritti, umani e civili. Colonna sonora delle lotte per i diritti civili degli anni Cinquanta e Sessanta, “AIN’T GONNA LET NOBODY TURN ME AROUND” continua purtroppo ancora oggi ad essere valida e attuale, nelle parole e nei messaggi. Un sound blues tradizionale e innovativo allo stesso tempo, che rende il giusto omaggio alla canzone originale: “AIN’T GONNA LET NOBODY TURN ME AROUND” si presenta come una “New Orleans march” lenta e inesorabile. La band commenta: “L’ingrediente speciale di questo pezzo è la magnifica armonica di Andy J. Forest, che ci ha regalato un assolo perfettamente in linea con il sound che avevamo in mente”. “AIN’T GONNA LET NOBODY TURN ME AROUND” è frutto della forte armonia tra Andrea Caggiari (voce, basso), Heggy Vezzano e Niccolò Polimeno (chitarre), Leif Searcy (batteria). Il brano vanta il featuring di Andy J. Forest all’armonica. Il singolo è stato registrato al NoLo Recording Studio (Milano), mixato e masterizzato da Antonio "Cooper" Cupertino. L’artwork è a cura di Andrea Caggiari: “Un paio di scarpe rovinate dal lungo cammino di chi non si è fermato di fronte a nulla, andando dritto per la propria strada, a testa alta. Ora è arrivato a destinazione, le ha tolte e finalmente si può riposare nella sua ‘freedomland’, questo è l’augurio che facciamo a tutte le persone che lottano contro il razzismo e l’ignoranza della gente”. Il videoclip raccoglie immagini di marce e proteste da tutto il mondo e in diverse epoche storiche. “Abbiamo pensato di accostare tutte queste immagini per ricordare quanto si è conquistato e quanto ancora ci sia da conquistare in quanto a diritti umani. Dagli Afroamericani nell'America della segregazione ai Black Lives Matter, dalle suffragette di inizio Novecento ai movimenti femministi dei nostri giorni, dagli italiani che emigravano negli anni Venti ai barconi di migranti nel Mediterraneo, passando per il Gay Pride di Milano, le proteste a Hong Kong e le rivolte in Turchia”. Biografia Gli Holebones nascono da un’idea di Heggy Vezzano (Francesco Renga, Nina Zilli, Andy J. Forest etc.) e Andrea Caggiari (Amanda e la Banda, Daniele Tenca, Amanda Tosoni & Andrea Caggiari Duet). La volontà è quella di formare un trio per interpretare dal vivo i classici del blues. Il progetto si consolida con l’entrata in formazione alla batteria di Leif Searcy (Carmen Consoli, Malika Ayane). Inizia l’attività live sui palchi del Nord Italia. A marzo 2020 il trio inizia a riarrangiare alcuni brani storici del blues, lavorando da casa. Quattro brani dopo l’inizio dei lavori, gli Holebones si accorgono che varrebbe la pena dare una forma più concreta a questo progetto incidendo un intero disco. La ricerca di uno studio di registrazione porta i tre musicisti al NoLo Recording Studio di Niccolò Polimeno. Niccolò (fonico di professione, chitarrista, cantante e autore) resta impressionato dal progetto e decide di sposarlo diventandone il secondo chitarrista. La band è ora al lavoro sul primo album in studio, a supporto del quale è stata lanciata una campagna di crowdfunding su Produzioni dal Basso. Gli HOLEBONES sono: Andrea Caggiari – Voce, basso Heggy Vezzano – Chitarra Niccoló Polimeno - Chitarra Leif Searcy - Batteria Elisa Galli" />