Biografia: Giuliano Vigani, in arte “joule” nasce a Torino l’11 Luglio del 2001. La passione per la musica nasce grazie al pianoforte nel 2012, mentre quella per la scrittura e il canto molto più tardi, solo nel 2020 quando inizia a creare testi e brani di matrice indie pop. Nell’ultimo anno e mezzo la scrittura è andata modificandosi e la sperimentazione ha portato joule a utilizzare suoni riconducibili all’edm, un modo per continuare a trattare temi introspettivi, ma allo stesso tempo giovanili ed essere guidato da una ritmicità pop/dance.
Oltre al canto, gli interessi relativi all’ambito musicale e del suono in generale hanno portato Giuliano a frequentare un corso di laurea presso il Sae Institute di Milano con l’obiettivo di entrare in possesso di conoscenze non solo musicali, ma anche tecniche relative al mondo audio per aumentare le sue possibilità all’interno dell’industria
Descrizione del progetto: Il progetto si pone l’obiettivo di entrare nel panorama pop sfruttando la propria attitudine urban. Le sonorità sono riconducibili alla musica elettronica e l’unione di strumenti acustici con altri vst tipici della musica edm rendono i brani appetibili a chiunque.
il progetto inizierà il 28 Febbraio 2023 con la pubblicazione del singolo Cinema: questo brano, con un ritmo incalzante e suoni particolarmente freschi accompagnerà gli ascoltatori fino all’estate. Parte integrante e fondamentale del progetto “joule” saranno sicuramente le versione acustiche dei brani rilasciati. Il 22 Aprile, per esempio, sarà trasmessa in onda su Rai Play una versione acustica di “Cinema”, che preannuncerà l’uscita del 28.
Il filo conduttore tra i brani, i contenuti multimediali che verranno condivisi nel corso del tempo e gli interventi sui social di joule è un tema che non può essere sottovalutato: la libertà, il futuro, l’incertezza. Joule parla ai suoi coetanei cercando di scavare nei loro ricordi e far comprendere che in fondo, anche se la società spesso ci dice il contrario, noi siamo tutti uguali. Alcune tematiche ricorrenti che sono parte integrante della sua scrittura potrebbero essere:
-La fine del mondo: una prospettiva catastrofica, ma che se rivoltata può avere più significati, alle volte anche gradevoli. Spesso se si pensa alla “fine del mondo” viene inteso il termine di un’esperienza, la paura di finire nel vuoto, di vivere nel nulla.
Allo stesso tempo però può essere un modo per descrivere la bellezza, per sottolineare come oltre quello non ci sia nulla e per far capire che anche dagli eventi più negativi si può sempre trarre il meglio.
-Il tema della Luna: la luna governa l’umore, le maree e altri aspetti presenti nella vita di tutti. Oltre che essere affascinante sembra che ci comunichi un senso di quiete, di speranza e la contrapposizione con il sole gioca un ruolo fondamentale in quanto una rappresenta la notte e l’altro il giorno.
-Il senso del tempo che passa: il tema probabilmente più “generazionale”, la paura di non avere il tempo di raggiungere i propri obiettivi o di non vivere a pieno le varie fasi che la vita ci offre. Un misto di malinconia e rabbia alle volte sfocia nel bisogno di lottare, andare avanti e costruirsi un futuro, ma senza mai dimenticarsi da dove si è partiti.
Visory Records