Alessandro Santo
radioDate

RADIO DATE

Authors: Alessandro Santo
Type: Pop
Il cantautore Alessandro Santo pubblica il nuovo singolo “Fiorire” disponibile dal 22 novembre 2024 sugli stores digitali e nelle radio in promozione nazionale. Caldi arpeggi di una chitarra acustica e timpani orchestrali vestono Fiorire di intimità ed epicità allo stesso tempo. Arrangiamenti delicati che sussurrano sulle note per addolcirne ulteriormente il pathos. Una ritmica sostenuta che esplora versi e melodie senza mai essere invasiva, aggiungendo un supporto elegante e ben strutturato che rende il tutto fruibile già dal primo ascolto. Il brano è una dichiarazione di stima e attenzione da rivolgere a chiunque abbia bisogno di ricordare quanto valga. È l'abbraccio di un testimone della tua vita, che non ha bisogno della luce dei riflettori per essere speciale e riconosciuta come tale.

“Sei migliore di quanto tu creda, non devi temere il futuro” Alessandro Santo

Alessandro Santo è un poli-strumentista della Val di Susa e la produzione musicale rappresenta una sostanziale parte del suo lavoro, oltre a quella dell’insegnamento di musica e storia della musica alla scuola dell’obbligo. Per molti anni, si è occupato di produzione e arrangiamento musicale per altri artisti, ma in piena pandemia decide di reinventarsi e di dedicarsi a una personale ricerca artistica e ai suoi progetti. Con il progetto ALTYERRE, con cui tra il 2021 e il 2022 ha rilasciato due EP, si occupa di musica elettronica strumentale e sound tracking. A marzo 2024, il brano "Vectorial Inclination" di Medùlla, composto e prodotto per lui da Alessandro Santo, entra a far parte delle soundtrack del documentario "Le Cicogne di Chernobyl" del regista Karim Galici. Ad aprile del 2024, rilascia il primo singolo "Nel Mio Fuoco", con il quale lancia il suo progetto di cantautorato indipendente caratterizzato da sonorità e ritmi molto identitari, dove il rituale, il folk e il pop elettronico si fondono in una combinazione unica, coronata da suggestioni testuali che aprono a molteplici interpretazioni.

Giulio Berghella