Robin Schulz e CYRIL
uniscono le forze per il nuovo singolo
“World Gone Wild”
con la partecipazione di Sam Martin
Robin Schulz e CYRIL si sono uniti per una collaborazione che sicuramente infiammerà il mondo della dance. Schulz, l'artista tedesco solista di maggior successo internazionale di sempre, vanta oltre 850 dischi d'oro internazionali, più di 13 miliardi di stream e 30 milioni di unità vendute. CYRIL, invece, sta rapidamente diventando uno dei nuovi talenti più interessanti dell'anno, avendo raggiunto la vetta delle classifiche radio e di Shazam in diversi Paesi con la sua hit di successo “Stumblin' In”. Ha persino ottenuto due nomination agli ARIA Award nella sua Australia. Come se non bastasse, la voce del brano è affidata al cantautore americano Sam Martin, noto per le sue collaborazioni con David Guetta in hit come “Lovers On The Sun” e “Dangerous”.
“World Gone Wild” si addentra in un mondo caotico, ma si tratta di trovare conforto in una persona che porta la pace, indipendentemente dalle turbolenze della vita. Il brano incorpora un sample dell'iconico inno di Fat Boy Slim del 1999 “Right Here, Right Now”, mescolando nostalgia ed energia fresca. L'inizio è delicato, proprio come la storia che racconta: l'incontro di due sconosciuti in una notte che cambia tutto. “Abbiamo parlato fuori fino all'alba”, racconta il testo, catturando quella rara, magica connessione quando il tempo si ferma.
La produzione del brano rispecchia perfettamente questo stato d'animo, crescendo gradualmente di intensità. Schulz e i CYRIL intrecciano delicati tocchi di pianoforte e archi eterei, illuminando lentamente il punto in cui queste due vite si incrociano: “Quel vicolo buio sembrava un paradiso”, canta Sam Martin. Quando la canzone raggiunge il primo bacio elettrizzante - “lightning when they finally meet” - la produzione esplode di emozioni. Schulz e CYRIL infondono nuova vita all'indimenticabile melodia di Fat Boy Slim, creando una costruzione sinfonica che si gonfia verso un'euforica caduta sottolineata da leggiadri breakbeat.
Lorenza Mungiello