Il primo singolo di Emanuele Corvaglia è il grido di un ragazzo che non aspetta il futuro alla finestra, ma se lo scrive da sé. Emanuele parla per e a una generazione sull'orlo del naufragio, con la consapevolezza che in questo navigare alla deriva "Nessuno ci protegge". "Siamo gli unici controcorrente" scrive l'artista perché è l'unica vera alternativa allo stare immobili e incastrati.
Non c'è rancore, ma consapevolezza, non c'è rabbia generazionale, ma autocoscienza. Emanuele ha trovato la sua strada imbracciando una chitarra, ma il suo messaggio nella bottiglia rivolto a chi come lui ha perso la rotta prima di ritrovarla grazie alla musica, è di non aspettare angeli custodi o maestri della vita: la vita è ciò che accade giorno per giorno, basta essere pronti e saldi per resistere agli scossoni e alla burrasca.
"In un mondo che non ci sorregge, nessuno ci protegge".
Giulia Salerno