Dal 17 maggio 2024 su tutte le piattaforme digitali di streaming e in rotazione radiofonica “Kalimba”, il nuovo singolo di haru.
“Kalimba” strumento musicale africano che ne porta il titolo di questo brano ma non solo, infatti ne sentiamo la melodia nella base che la rende ritmica e armoniosa, colorandola di allegria ed energia che catapulta in una calda sera d’estate, tutti in cerchio davanti a un falò.
Nel testo troviamo un altra sfaccettatura di “Kalimba” che viene vista dall’artista come quella melodia che ci suona ogni tanto nella testa segno che stiamo per canticchiare perché siamo felici, che sia perché è una bella giornata o perché siamo vivi.
La voce, calda ma allo stesso tempo gioiosa, cerca di ricordare nel testo, che tutti siamo stati bambini ma molto spesso tendiamo a dimenticarlo, invitando chi la ascolta dunque a tornare ogni tanto a guardare il mondo da quella prospettiva, ritrovando così “Kalimba” anche nelle piccole cose.
Margherita Buccelli in Arte Haru, Nasce a Napoli. Fin da bambina manifesta la sua passione per la Musica e dedica la prima parte della sua vita alla danza. All’età di 11 anni si trasferisce con la famiglia a Padova dove vive ancora oggi. Un trasferimento traumatico, che spinge l’artista a scrivere fin dalla giovane età. Nel 2023 decide di fare della musica il suo mestiere dedicandosi così, come cantautrice, alla scrittura di nuovi brani insieme ad altri autori presso l’etichetta e casa di produzione RB Music. Un Progetto Musicale, quello di Haru, che mette a fuoco il forte contrasto tra la spensieratezza e leggerezza dell’artista e il suo lato malinconico e, a tratti fragile. Emblematico infatti è il nome d’arte completo “Haru No Hana” che significa “fiore di primavera”, dato che l’artista nasce il primo giorno di primavera con il nome Margherita. Da febbraio 2024 possiamo ascoltare la voce di Haru grazie a •TaTami•, brano autobiografico, dove l’artista vuol far capire che c’è un tempo per essere arrabbiati ma anche quello per lasciar andare i dolori e i guai che la vita ci pone ma soprattutto è un appello per tutti i genitori, di chiedere scusa ai propri figli quando sbagliano,
altrimenti non possono pretendere di insegnarne i frutti
https://hypeddit.com/kalimba
RB Music (Ufficio Stampa)
RB Music Marketing
“Kalimba” strumento musicale africano che ne porta il titolo di questo brano ma non solo, infatti ne sentiamo la melodia nella base che la rende ritmica e armoniosa, colorandola di allegria ed energia che catapulta in una calda sera d’estate, tutti in cerchio davanti a un falò.
Nel testo troviamo un altra sfaccettatura di “Kalimba” che viene vista dall’artista come quella melodia che ci suona ogni tanto nella testa segno che stiamo per canticchiare perché siamo felici, che sia perché è una bella giornata o perché siamo vivi.
La voce, calda ma allo stesso tempo gioiosa, cerca di ricordare nel testo, che tutti siamo stati bambini ma molto spesso tendiamo a dimenticarlo, invitando chi la ascolta dunque a tornare ogni tanto a guardare il mondo da quella prospettiva, ritrovando così “Kalimba” anche nelle piccole cose.
Margherita Buccelli in Arte Haru, Nasce a Napoli. Fin da bambina manifesta la sua passione per la Musica e dedica la prima parte della sua vita alla danza. All’età di 11 anni si trasferisce con la famiglia a Padova dove vive ancora oggi. Un trasferimento traumatico, che spinge l’artista a scrivere fin dalla giovane età. Nel 2023 decide di fare della musica il suo mestiere dedicandosi così, come cantautrice, alla scrittura di nuovi brani insieme ad altri autori presso l’etichetta e casa di produzione RB Music. Un Progetto Musicale, quello di Haru, che mette a fuoco il forte contrasto tra la spensieratezza e leggerezza dell’artista e il suo lato malinconico e, a tratti fragile. Emblematico infatti è il nome d’arte completo “Haru No Hana” che significa “fiore di primavera”, dato che l’artista nasce il primo giorno di primavera con il nome Margherita. Da febbraio 2024 possiamo ascoltare la voce di Haru grazie a •TaTami•, brano autobiografico, dove l’artista vuol far capire che c’è un tempo per essere arrabbiati ma anche quello per lasciar andare i dolori e i guai che la vita ci pone ma soprattutto è un appello per tutti i genitori, di chiedere scusa ai propri figli quando sbagliano,
altrimenti non possono pretendere di insegnarne i frutti
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