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Brano straniero
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Autores: Emile Haynie, Jeff Bhasker, Nate Ruess
Etiqueta: Warner
Tipo: Pop
OLTRE 21 MILIONI DI SINGOLI VENDUTI, 480 MILIONI DI VISUALIZZAZIONI SU YOU TUBE E 2 GRAMMY VINTI COI FUN.

TRATTO DA "GRAND ROMANTIC "IL PRIMO ALBUM DA SOLISTA

Da venerdì 19 giugno è in radio “GREAT BIG STORM”, il nuovo singolo di Nate Ruess tratto dal suo primo album da solista “Grand Romantic” che arriva dopo l’enorme successo dei fun. con l’album “Some Nights” (oltre 2.5 milioni di copie vendute nel mondo), con i suoi singoli “We Are Young”, “Some Nights” e “Carry On” (vendite mondiali oltre 21 milioni e certificati in Italia rispettivamente multi-platino, platino e oro) e due Grammy.

Oltre alla collaborazione con il produttore Jeff Bhasker e con il musicista e produttore Emilie Haynie (Lana Del Rey) alle percussioni, il nuovo album vanta la partecipazione di Lykke Li nei cori di “Nothing without love” , di Josh Klinghoffer, chitarrista dei Red Hot Chili Peppers, di Jeff Tweedy dei Wilco in “Take It back” e di Beck in “What This World Is Coming To”.

La cover di “Grand Romantic” è un lavoro della pittrice Teresa Oaxaca, che Nate ha scoperto sul web durante le ricerche per la sua idea di realizzare un ritratto che illustrasse la sua idea di “profondo romantico”.

Nate Ruess conosceva il titolo dell’album molto tempo prima di aver finito di scrivere i brani. Il cantautore dice di essere sempre stato un romantico, anche se con un versante cinico. La scorsa estate, quando ha iniziato a lavorare alla scrittura e alle demo per il suo esordio da solista, la sua consapevolezza in merito a questo doppio aspetto era particolarmente sviluppata visto che Ruess era all’inizio di una nuova relazione, con tutta l’ansia e l’eccitazione connesse. Nella sua volontà c’era la necessità di “un album che parlasse più di quando ci si innamora, piuttosto che della fine di un amore, perché non ce ne sono molti in giro in merito ultimamente”.

“Come essere umano sento di essere cresciuto durante la lavorazione di questo album - racconta - e questa cosa doveva succedere. È stata davvero una delle esperienze più belle della mia vita”.

Roberto Fagioli