Camera 220 è autobiografica e nasce da una storia realmente vissuta è molto sofferta. Poco compresa dal ragazzo con cui stava e questo ha provocato in lei un dolore molto forte, che l'ha spinta a scrivere questo pezzo per sfogarsi, un po’ di getto. Il pezzo comunque ha un messaggio assolutamente positivo: "se ci siamo amati e ci siamo fatti e dati del bene a vicenda, perché ci deve essere tutto quest’odio?" A tal proposito, la camera 220 è proprio quel posto ricco di bellissimi ricordi, che rimangono racchiusi li “come fossero diamanti”.
Silvio Pacicca