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Autores: Massimiliano Caruso, Massimo Galfano, Norma Imbriano
Tipo: Pop
Massimo Ferrari, al secolo Massimo Galfano, terzo di quattro fratelli, nasce a Jugenheim in Germania il 27 Maggio del 1973 da genitori Siciliani originari di Santa Ninfa, un ridente paese della Provincia di Trapani, e cresce in quello che è stato poi il contesto che ha stimolato le sue innate doti d'artista, esaltando la sua voce calda e possente che fa da cornice ai nuovi suoni del pop; Oggi vive con la sua splendida famiglia nella verdeggiante Svizzera nei pressi di Zurigo.

La madre, una donna forte e di grande determinazione e volontà, Il padre, un uomo severo ma dedito a provvedere al sostentamento della famiglia, fortemente provati dalla disgrazia del terremoto del 1968 che devastò tutti i paesi della Valle del Belice compresa la casa natia, avendo perso tutto come tante altre famiglie, in quel periodo di emigrazione, partirono in cerca di miglior fortuna alla volta della Germania, dove resteranno fino al 1975.

Rimane sempre viva però la passione per la musica, tanto da spingere il padre, dopo i turni di lavoro in fabbrica a diventare batterista di una band con cui andrà poi in tournee per tutta Europa.

È dunque facile capire da chi eredita la passione per la musica e il canto, oltre che dal padre, anche dalla nonna paterna, soprano e compositrice nonché violinista, una famiglia con la musica nel DNA.

È tanto forte il richiamo della terra natia che nel 1975 la famiglia decide di rientrare in Sicilia, e avendo perso tutto nel terremoto, vivranno in una delle tante baracche di lamiera allestiste per l’emergenza. All’età di tre anni circa, radicalmente la sua vita cambia; gli viene diagnosticata una brutta malattia ai reni, inizia così un vero e proprio calvario; non era più un bambino libero di giocare, di andare all’asilo, di mangiare una semplice caramella, perché la malattia gli impediva di poter fare qualsiasi movimento, anche il semplice camminare era diventato un problema, inizia così un lungo tormento, lunghi periodi di ospedale e cliniche specializzate, in bilico tra la vita e la morte giorno per giorno. Dentro però arde qualcosa, comincia a crescere il bisogno di comunicare agli altri tutto quello che prova, inizia così a passare le sue giornate a studiare, tanto che a soli quattro anni legge e scrive correttamente, e tra i colori e i fogli bianchi canta le canzoni che sente cantare al padre, la musica diventa il suo motivo di vita, la sua valvola di sfogo.

Nel 1982 dopo tanti anni di sofferenze e di cure, dopo un semplice controllo di routine, la malattia è completamente sparita nel nulla, in un attimo torna a essere di nuovo un bambino normale, libero di correre, di giocare, di andare a scuola, di mangiare quella semplice caramella che tanto aveva desiderato; diventa un vulcano in eruzione con la voglia irrefrenabile di cantare e di gridare al mondo che ce l’aveva fatta e di crescere artisticamente; a tredici anni il debutto in teatro, interpreta alcuni ruoli in commedie importanti, ma dentro sempre più forte monta la voglia di iniziare una vita da solista, visto che fino a quel momento ha sempre cantato con il padre e la sua band.

Passano gli anni, nel frattempo si sposa e diventa papa' di tre bellissimi figli, quindi con tutte queste responsabilità diventa sempre più difficile fare il cantante, ma è così forte la sua determinazione che, pur di cantare e di imparare a farlo, accetta di svolgere i lavori più disparati, dalle pulizie al giardinaggio, dal manovale alla campagna, al lavapiatti al cuoco. Intanto però fonda la sua prima band “terzo pensiero” dove lui è il cantante, un cugino suona la tastiera e la chitarra, e la sorella gli fa da corista; ed ecco che cominciano ad arrivare le prime soddisfazioni artistiche e finanziarie, riuscendo, anche se a gran fatica, a sostenere la famiglia con la musica, dividendosi tra serate di piano bar, matrimoni e festeggiamenti di ogni genere.

Le prime cambiali per le attrezzature, il primo microfono professionale, la musica. Felice pur non avendo nulla, con la famiglia sempre con sé, e finalmente fare quello che ha sempre sognato di fare, cantare!

Maurizio Verbeni