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Verrà pubblicato tra pochi giorni, il nuovo album di Tiziano Bak Bacarani,
cantautore e polistrumentista, che al pop rock e alla radici di
quest’ultimo, ossia il blues, esplora generi che facendo da cornice allo
swing e al jazz, quali la bossa nova e la samba, che lanciandosi sempre
alla ricerca di ardite sperimentazioni, permettono all’artista di aggirare
anche il territorio della musica tradizionale/ popolare. Il titolo
dell’album è *“Il re del rock and blues*”, e sarà lo stesso del brano
estratto come singolo di presentazione e che verrà inserito in rotazione
radiofonica.

Riguardo l’album, si tratta di un progetto a cui hanno collaborato
musicisti italiani di altissimo livello, con esperienze nei Clan-Destino
(Ligabue), Paolo Conte, Cesare Cremonini, Ladri di Biciclette, Zucchero,
etc, nonché musicisti di New Orleans come Andy Sebas ed Oscar Hierro .
edito dall'etichetta discografica ferrarese "Settetre Music", “Il re del
rock and blues” è un album prodotto da Paolo Martorana e dallo stesso
Tiziano BAK Bacarani, il quale è anche l’autore di tutti e dieci le canzoni
inedite presenti, sia per la musica, sia per i testi.

Al di là di ogni intento autocelebrativo, il titolo dell’album vuole
semplicemente evocare un immagine impressa che intravede nell’eroe
musicale- nell’artista sia di strada, che la rock star da palcoscenico- il
fautore e il trasmettitore di sogni e di speranze a chi queste riesce più a
concepire nulla del genere, perché troppo soggiogato dalla realtà e dalla
sua quotidianità. L’artista infatti, in quanto tale, dall’angolatura della
sua sensibilità, dalla sua capacità di scrutare la realtà che lo circonda,
è capace di negare quest’ultima, oscurandosi la vista ad alcune scene
attraverso un fantomatico sipario, che scendendo, lo separano da essa. Non
sono solo quindi le bevute di qualche whisky di troppo o il lasciarsi
andare in un trasognato bicchiere d’*assenzio*….a far evadere da una realtà
troppo cruda e troppo crudele con chi ha ancora i sogni appesi al soffitto.
Complice la tendenza al mal di vivere raccontata da qualche poeta maledetto
di metà 800, anche l’atmosfera sfiatata di “*Assenzio blues”* è capace di
richiamarci alla mente i pittori di quell’epoca, citati dallo stesso
Tiziano nel brano uscito anche come singolo, e che vuole celebrare il culto
dell’artista tormentato, sempre in bilico tra le periferie della vita e dei
rischi a cui l’arte in tutte le sue forme lo espone, mentre lo celebra.

Ed ecco che allora, iniziando da questo eroe fallito, da questo “Re del
rock and blues”, osserviamo come un inetto diviene il protagonista di una
sequenza drammatica di questa traiettoria musicale. “*Charlie dal whisky
facile”* è uno dei tanti eroi incapaci di perseguire un sogno spezzato, si
diventa allora *“Compagni di sbronze*”, cercando una via d’uscita, un modo
per non sentirsi soli, per condividere una vista offuscata da quello che
serve a nasconderci l’indesiderabile, per lasciarsi poi andare tra la nebbia
avvolgente i vetri di un locale ai bordi della città, che altro non
rappresentano che i bordi della vita sociale stessa e che ritrova nell’
*Assenzio* quel tratto distintivo della propria anima artistica. Perchè ogni
traccia di questo Re del rock and blues, ingarbuglia un qualche sostrato di
ironia, ma che non è mai fine a se stessa, e mai immune a quel sostrato
angosciante che il sogghigno di quanti deridono l’artista fallito, riesco
ad imputare senza ritegno. A tutti questi, a tutti coloro incapaci di non
avvertire la malinconia dietro ad una risata, Tiziano contrappone un sound
musicale aperto ai più diversi generi, come ad affermare, attraverso gli
strumenti adoperati, che talvolta l’apparenza inganna e che non dobbiamo
mai giudicare un qualcosa soltanto dall’esterno. Le storie raccontate da
Bacarani del resto rappresentano non la vita ideale, ma la vita vissuta in
tutti i suoi moneti e nei sui spaccati quotidiani, lasciando poi ad ognuno
la capacità di coglierli e di interpretarli.

Oramusica