Fly Up Records
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RADIO DATE
Authors: Matteo Palermo
Type: Rock
“A piedi scalzi” è il nuovo singolo di Matteo Pelermo in uscita il 10 marzo
Nel brano con videoclip d’animazione e le voci reali delle sue figlie il
cantautore denuncia le vite rubate dalla guerra

Le strade e i palazzi di una città improvvisamente sono invasi da una immensa nube nera che
porta con sé frammenti di tutto ciò che ha spazzato via. Una bimba con una bambola in
braccio, a piedi nudi, vaga da sola in cerca di ciò che ha perduto. Immagini che sembrano
quasi rievocare i servizi giornalistici degli ultimi mesi dedicati alla drammatica e ‘surreale’
situazione vissuta dell’Ucraina. In realtà, si apre così il videoclip dell’ultimo singolo di Matteo
Palermo, intitolato “A pieni scalzi”, in uscita il 10 marzo su tutte le piattaforme digitali,
prodotto e arrangiato dallo stesso cantautore e distribuito da ONE RPM. Un brano edito da
PA74MUSIC e firmato dall’etichetta FLY UP RECORDS di cui testo e musica sono stati scritti
dal rocker pugliese immaginando di poter dialogare con la Pace.
L'idea prende piede quando scoppia la guerra in Ucraina e durante una giornata di cronaca
le testate giornalistiche riportavano " Kirill, bimbo di 18 mesi ucciso in guerra". Nel leggere
questa notizia, ho guardato verso i miei piccoli, i miei filgli, ed ho iniziato a provare un
sentimento fortissimo di rabbia, si! ho provato esattamente rabbia perché trovare una risposta a
tutta quella barbarie era impossibile per me, racconta Matteo Palermo. Quelle immagini
grigie mi hanno fatto pensare:"ma come può l'essere umano fare tutto questo? perdere la pace
è come perdere il proprio cielo". Da qui ho iniziato a scrivere il testo dell'inciso:" Ho perso il
cielo crollo, mormoro e mi chiedo, se mi rialzo a piedi scalzi, vado dove non ho spazi stretti e
non lo vedi che mi manchi e mi manchi!" Si perchè la guerra è uno spazio stretto da cui fuggire
perchè non ne abbiamo bisogno, cosi come stretti sono i confini maledetti nei quali si cerca di
relegare il mondo o i blocchi economici e di potere. Sono contrario con tutto me stesso! Ho
provato a rappresentare il buio che cala sulle nostre vite quando ci facciamo trasportare dal
"mio contro il tuo" e, allo stesso tempo, quanto la luce e i colori siano il nostro vero percorso.
E l’utilizzo simbolico del colore emerge anche il videoclip di “A piedi scalzi”, un’opera
d’animazione realizzata da Michele Falleri che ha creato disegni fatti a mano con tavoletta
grafica. Un racconto per immagini del percorso di una bimba che passa attraverso il ricordo di
una vita felice e colorata, ritrovandosi nel buio totale in cui tenta di proteggere e cullare la
bambola di pezza, unica cosa che le è rimasta.
Attraverso le animazioni del video clip ho provato a trasmettere questi sentimenti e a
suscitarli attraverso i colori contrapposti al buio che è il buio della nostra anima. Ho provato a
lasciare tutti spiazzati sul finale e a stimolare una reazione forte contro la guerra e gli uomini e
donne che la esercitano. La voce rattristata di una bimba, interpretata dalla mia piccola Giada,
che ha perso il suo cielo.... e che ora tocca a noi ritrovare, per lei e per tutti i piccoli indifesi, il
loro e il nostro futuro. A piedi scalzi, ci ritroveremo tutti un giorno, alla stessa altezza! spiega
il cantautore.

Interessante come il sound del brano rispecchi il percorso musicale dell’artista e lo intrecci ad
una più moderna produzione italiana. Si possono ascoltare chitarre distorte accordate in drop
intro del brano, scelta di stile non proprio tipica della musica italiana. Il resto del brano si
sviluppa su un groove molto dinamico di basso che segue il beat incisivo del drumming digitale
più moderno come scelta stilistica. Con il nuovo singolo, inoltre, Matteo Palermo sperimenta la
collaborazione con la voce del giovane REEO (special guest) che si ascolta in una strofa. Si
rinnova, invece, il sodalizio artistico con Domenico Colangelo che ha curato gli arrangiamenti di
basso.
Un brano che parla della realtà contemporanea e lo fa attingendo dalla stessa vita reale
dell’autore. A render tutto più vero, infatti, ci pensano le voci delle stesse figlie di Matteo
Palermo: la piccolissima Lara della quale si ascolta il pianto, e Giada alla cui dolce vocina è
affidato il finale di “A piedi scalzi”. Perché questo è un testo che parla di vite rubate, tra cui
proprio quelle di tanti bambini, da una guerra ingiusta.

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