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NUOVO PROGETTO E NUOVO VIDEO PER IL CANTAUTORE ROMANO

PIJI

DAL 9 AGOSTO DISPONIBILE IN RADIO E IN TUTTE LE PIATTAFORME DIGITALI


MISANTHROPY VILLAGE

l’inno degli asociali.

Un omaggio pop alle vacanze da soli, lontani dall’umanità deludente dei social network




“Un’umanità incattivita e volgare che ogni giorno ci troviamo davanti tra le pagine dei nostri social network è ciò che spinge il protagonista di “Misanthropy Village” verso una fuga eremitica, una meravigliosa vacanza solitaria per potersi disintossicare dal presente. Il Misanthropy Village è un po’ l’anti-pezzo dell’estate, è un luogo reale e immaginario, un posto dell’anima dove stare al riparo dalle brutture dei simili. Una specie di resistenza passiva, non violenta ed ironica per combattere i tempi difficili che stiamo vivendo” (cosi si racconta Piji).

Dal 9 agosto arriva in radio, in tutti gli store digitali e le piattaforme streaming, “MISANTHROPY VILLAGE”, nuovo singolo del cantautore romano Piji. primo di un progetto discografico appena nato dalla collaborazione con l’etichetta Ellepiartin ed il Direttore Artistico Niccolò Petitto.

Il nuovo viaggio onirico e coloratissimo di Piji, eclettico cantautore romano, attivo da anni nella scena pop-jazz italiana, è un sogno d’estate, una vacanza perfetta, un eden terrestre lontano da Un Un brano fresco ed estivo, da ballare ma anche da ascoltare, in cui il pop più allegro si mischia agli elementi sofisticati del jazz.

“Un inno dedicato a tutti coloro che un po’ scherzosamente si considerano “asociali” o più in generale a tutti coloro che galleggiano con difficoltà nella società di oggi (“i social mi fanno diventare asocial” afferma l’autore). Ma nel Misanthropy Village la misantropia non è mai vista come odio, casomai come amore deluso nei confronti dell’umanità e soprattutto come difesa ironica contro la decadenza del vivere. Un rifugio”.

Infinite le citazioni nascoste nel testo: da De Gregori (“La storia siamo noi: che guaio”) a De André (“Faber dice dove la maggioranza sta, io dove la maggioranza mi sta”), a Zeman, Cyrano de Bergerac, Maccio Capatonda, Patti Smith, Nanni Moretti (“Caro diario, c’è una novità: a mio agio e d’accordo da sempre con la minoranza”), Zucchero Fornaciari (“Hey fratello, siamo nella merda”), Francesco Nuti (“Madonna che silenzio c’è stasera”), fino al Mago Merlino de “La spada nella roccia” e la sua mitica frase vacanziera “Honolulu arrivo” interpretata per l’occasione dalla voce inconfondibile di Massimo Boldi,(protagonista anche nel video) come special guest nel brano partecipa Stefano Di Battista, con il suo proverbiale fraseggio jazz di sax soprano.

Phil Mer e Daniel Bestonzo hanno mischiato, per l’arrangiamento di Misanthropy Village, strumenti analogici e digitali, elettronica e strumenti suonati, pop e jazz, in un equilibrio perfetto che rende il brano particolarmente festoso senza essere frivolo.

Le frasi soliste del sax di Stefano Di Battista e della chitarra manouche di Egidio Marchitelli (storico collaboratore e membro fisso nella band live di Piji) interagiscono con il testo cantato e con i tantissimi giochi ritmici che fanno di questo brano un pezzo dell’estate e l’anti-pezzo dell’estate contemporaneamete.


Buon ascolto.


Umberto Labozzetta