Da venerdì 14 gennaio, in tutte le radio sarà possibile ascoltare “La bestia che c’è in noi”, il secondo singolo di Fabio Abate estratto dall’album Itinerario Precario, pubblicato lo scorso 30 aprile dalla Narciso Records.
Fabio è stato chiamato ad aprire più di ottanta date nel corso del tour 2010 di Carmen Consoli ed ha avuto modo di presentare i propri brani ad una vastissima platea di pubblico accorso nei teatri e nelle piazze di tutta Italia.
L’album ha riscontrato anche il favore da parte della critica e degli addetti ai lavori ottenendo commenti lusinghieri come:
• “Le sue canzoni sembrano come il migliore degli oggetti d’artigianato. pregevoli nella fattura, uniche per carattere”. (Luca Valtorta, Il Venerdì di Repubblica)
• “Moderno e antico al tempo stesso, con una classicità vera, di quelle che hanno le grandi canzoni del passato”. (Valeria Rusconi, La Repubblica XL)
• “Bello da ascoltare, bello da vederci dentro tanti colori e milioni di sfumature”. (Beat Magazine)
“La bestia che c’è in noi” è un brano popolato da personaggi, dal conte allo schiavo, costretti a fare i conti con l’istinto che agisce come una livella, annullando ogni distinzione sociale ed economica tra gli esseri umani.
Ne deriva una speranza di salvezza che viene genericamente raffigurata come una zattera e che Fabio intravede chiaramente nel palco e nell’arte, in grado di nobilitare l’uomo e di salvarlo da ogni abbrutimento sociale.
MORE INFO:
Gianfranco Iannizzotto
Narciso Records
http://www.narcisorecords.it
LINKS:
http://www.fabioabate.it/
http://www.facebook.com/abatefabio
http://www.youtube.com/fabioabatemusic
Gianfranco Iannizzotto
Fabio è stato chiamato ad aprire più di ottanta date nel corso del tour 2010 di Carmen Consoli ed ha avuto modo di presentare i propri brani ad una vastissima platea di pubblico accorso nei teatri e nelle piazze di tutta Italia.
L’album ha riscontrato anche il favore da parte della critica e degli addetti ai lavori ottenendo commenti lusinghieri come:
• “Le sue canzoni sembrano come il migliore degli oggetti d’artigianato. pregevoli nella fattura, uniche per carattere”. (Luca Valtorta, Il Venerdì di Repubblica)
• “Moderno e antico al tempo stesso, con una classicità vera, di quelle che hanno le grandi canzoni del passato”. (Valeria Rusconi, La Repubblica XL)
• “Bello da ascoltare, bello da vederci dentro tanti colori e milioni di sfumature”. (Beat Magazine)
“La bestia che c’è in noi” è un brano popolato da personaggi, dal conte allo schiavo, costretti a fare i conti con l’istinto che agisce come una livella, annullando ogni distinzione sociale ed economica tra gli esseri umani.
Ne deriva una speranza di salvezza che viene genericamente raffigurata come una zattera e che Fabio intravede chiaramente nel palco e nell’arte, in grado di nobilitare l’uomo e di salvarlo da ogni abbrutimento sociale.
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Gianfranco Iannizzotto
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