Moody M
Esce venerdì 9 luglio il singolo di debutto
"Pensiero Dicotomico"
(Music Ahead/Artist First)
Il bianco e nero esiste solo nelle scacchiere: la vita è fatta di colori
Dicotomia: parolona! Ma niente paura, perché il concetto del brano Pensiero Dicotomico arriva subito, come la musica di Moody M.
Semplificare aiuta, ma non rivela tutto: il bene e il male, il bianco e il nero. Può andar bene per le favole, per le scacchiere, ma chi è cresciuto abbastanza studiando sui banchi della scuola di vita, sa che c'è dell'altro. Sviluppando un pensiero critico e cogliendo realmente i frutti delle esperienze, le persone più sensibili imparano a sviluppare quell'attenzione cromatica per i grigi, le sfumature, i colori, perché la vita appunto non è in bianco e nero.
Moody M fa parte di quelle persone sensibili che attraverso il filtro di una storia d'amore non a lieto fine (la dimostrazione che le favole sono belle, ma non ballano) ha avuto la conferma di una incompatibilità. Volendo semplificare, si potrebbe azzardare dicendo che il mondo si divide tra chi ha un pensiero dicotomico - chi vede solo il bianco e nero - e chi ha la capacità di non dividere tutto in maniera manichea. Ed è sulla base di un amore impossibile tra due persone incompatibili per una visione agli antipodi della vita, che nasce Pensiero Dicotomico. E voi di che pensiero siete?
Pensiero Dicotomico - il singolo
Pensiero Dicotomico è il singolo d'esordio di Moody M. Cantare per lei è uno sfogo catartico, atavico come il bisogno di respirare. Come nel caso dell'ispirazione di questo brano, il canto diventa una liberazione nata da una ferita, e quale metodo migliore delle sette note per lenirla?
Il brano, scritto insieme al celebre produttore Giuliano Boursier (Roberto Angelini, Luca Dirisio, Modà, Gatto Panceri, Daniele Stefani, …) è un tuffo negli anni '80 senza nemmeno il tempo di saggiare l'acqua. Dall'introduzione synth-pop si capisce subito che la macchina del tempo ha una data di riferimento ben precisa. Ma attenzione: il lasso temporale va molto verso gli anni '90. Una cassa in 4 e un timbro che ricorda l'Eurodance stile Corona.
La voce di Moody M sembra anch'essa cristallizzata nel tempo. Con quella voglia di ribellarsi di un fardello sostenuto da troppo tempo, percepibile in ogni acuto. C'è asincronia in questa storia d'amore, momenti di finta felicità, l'incompatibilità di due modi diametralmente opposti di visualizzare il mondo.
«Nel brano ho descritto un amore insano: non riuscivo a mettermi al primo posto, non riuscivo più a trovare me. Non è vero che gli opposti si attraggono. Non siamo calamite», così Moody M racconta l'ispirazione alla base del brano.
La giovane artista (21 anni) - il cui nome d'arte definisce alla perfezione la sua indole lunatica appunto - ha addirittura tatuato sul suo corpo l'alter ego.
Il brano è accompagnato da un videoclip firmato dal regista e fotografo bolzanino, Claudio Zagarini ha collaborato per tanti artisti tra cui Snoop Doog e Coolio ma senza andare troppo lontani ha curato anche la regia del video di Annalisa «Used to you». La sua mano è presente anche nella regia della clip di Francesco Renga «Scriverò il tuo nome».
www.instagram.com/moody_m_official/
Sara Salaorni