Le donne di Botero
Il nuovo singolo “eretico” di Caravaggio
Fuori dal 26 novembre "Le donne di Botero", il nuovo singolo e videoclip di Caravaggio, distribuito da Artist First.
Dopo l'esperienza di Musicultura conclusa con la conquista del suo posto tra i quattro vincitori della serata finale e la
vincita del premio AFI, l'artista torna con un brano che suona un po' come un manifesto di ciò che è davvero.
La presentazione al mondo dell'uomo che si nasconde dietro l'eclettico Caravaggio.
Amore è la parola chiave di tutta la musica dell'artista. Il fil rouge di tutta la sua produzione musicale è sempre l'amore,
espresso in mille modi diversi, ed è proprio tramite questo sentimento che Caravaggio dichiara al mondo chi è.
"Questa la dedico a chi mi ha sputato in faccia, a chi ha spaccato il mio cuore come una freccia".
"Le donne di Botero" si apre così con una dichiarazione di quello che è stata la vita di Caravaggio tra delusioni, sogni e
amori. L'artista racconta se stesso e l'impegno che mette in ogni suo progetto. Nella sua musica c'è cuore e tutto se stesso senza maschere.
Per il suo manifesto Caravaggio ha scelto un sound che ntiene l'ascoltatore sul pezzo dall'inizio alla fine.
I suoi brani si differenziano sempre dalla massa. Non c'è nessuno che suoni la sua stessa musica.
Un cantautore indietronico che questa volta si lascia affascinare da un po' di funky. Un brano nemozionante e tutto da ballare.
"Le donne di Botero” è un brano eretico! È una dichiarazione d’amore ai canoni estetici sovvertiti, all’inusuale, al non dicibile, all’appena tollerabile.
Questa canzone è un inno indie funk al libero pensiero, con un retrogusto vagamente 80’s, quel decennio di celluloide in cui la vita aveva la
leggerezza di un videogame a 8 bit", così Caravaggio descrive il proprio brano.
Caravaggio è Andrea Gregori. La sua carriera inizia più di 10 anni fa, parte come frontman dei Godiva, rock band, per poi continuare in solitaria.
Un periodo di esperimenti e difficoltà dovuti ad una malattia che colpisce l'artista: la distonia spasmodica. Si tratta di una sindrome che colpisce i muscoli della laringe fino a impedire alla persona anche solo di parlare.
Nonostante i medici affermino che non ci sia una cura, lui non si è arreso. Ha creduto in se stesso ed è riuscito a guarire grazie ad un percorso olistico e alla sua ostinata forza di volontà.
Andrea torna a cantare e nasce così Caravaggio.
Artista instancabile, pubblica diversi singoli che riscuotono grande successo tra pubblico e addetti ai lavori.
Il suo brano "Le cose che abbiamo amato davvero" viene inserito anche nella compilation di Rockit.
Il 2021 si apre alla grande con il nuovo singolo dell'artista, "Il cielo su Mulholland Drive", e la partecipazione al concorso Musicultura 2021, dove supera egregiamente tutte le prime selezioni conquistando anche i complimenti del noto musicista Enrico Ruggeri.
Il suo carisma e la sua energia arriva fino al palco dello Sferisterio di Macerata conquistando il suo posto tra i quattro vincitori della serata e portando a casa il premio AFI (Associazione Fonografici Italiani).
Gianni Rodo
Il nuovo singolo “eretico” di Caravaggio
Fuori dal 26 novembre "Le donne di Botero", il nuovo singolo e videoclip di Caravaggio, distribuito da Artist First.
Dopo l'esperienza di Musicultura conclusa con la conquista del suo posto tra i quattro vincitori della serata finale e la
vincita del premio AFI, l'artista torna con un brano che suona un po' come un manifesto di ciò che è davvero.
La presentazione al mondo dell'uomo che si nasconde dietro l'eclettico Caravaggio.
Amore è la parola chiave di tutta la musica dell'artista. Il fil rouge di tutta la sua produzione musicale è sempre l'amore,
espresso in mille modi diversi, ed è proprio tramite questo sentimento che Caravaggio dichiara al mondo chi è.
"Questa la dedico a chi mi ha sputato in faccia, a chi ha spaccato il mio cuore come una freccia".
"Le donne di Botero" si apre così con una dichiarazione di quello che è stata la vita di Caravaggio tra delusioni, sogni e
amori. L'artista racconta se stesso e l'impegno che mette in ogni suo progetto. Nella sua musica c'è cuore e tutto se stesso senza maschere.
Per il suo manifesto Caravaggio ha scelto un sound che ntiene l'ascoltatore sul pezzo dall'inizio alla fine.
I suoi brani si differenziano sempre dalla massa. Non c'è nessuno che suoni la sua stessa musica.
Un cantautore indietronico che questa volta si lascia affascinare da un po' di funky. Un brano nemozionante e tutto da ballare.
"Le donne di Botero” è un brano eretico! È una dichiarazione d’amore ai canoni estetici sovvertiti, all’inusuale, al non dicibile, all’appena tollerabile.
Questa canzone è un inno indie funk al libero pensiero, con un retrogusto vagamente 80’s, quel decennio di celluloide in cui la vita aveva la
leggerezza di un videogame a 8 bit", così Caravaggio descrive il proprio brano.
Caravaggio è Andrea Gregori. La sua carriera inizia più di 10 anni fa, parte come frontman dei Godiva, rock band, per poi continuare in solitaria.
Un periodo di esperimenti e difficoltà dovuti ad una malattia che colpisce l'artista: la distonia spasmodica. Si tratta di una sindrome che colpisce i muscoli della laringe fino a impedire alla persona anche solo di parlare.
Nonostante i medici affermino che non ci sia una cura, lui non si è arreso. Ha creduto in se stesso ed è riuscito a guarire grazie ad un percorso olistico e alla sua ostinata forza di volontà.
Andrea torna a cantare e nasce così Caravaggio.
Artista instancabile, pubblica diversi singoli che riscuotono grande successo tra pubblico e addetti ai lavori.
Il suo brano "Le cose che abbiamo amato davvero" viene inserito anche nella compilation di Rockit.
Il 2021 si apre alla grande con il nuovo singolo dell'artista, "Il cielo su Mulholland Drive", e la partecipazione al concorso Musicultura 2021, dove supera egregiamente tutte le prime selezioni conquistando anche i complimenti del noto musicista Enrico Ruggeri.
Il suo carisma e la sua energia arriva fino al palco dello Sferisterio di Macerata conquistando il suo posto tra i quattro vincitori della serata e portando a casa il premio AFI (Associazione Fonografici Italiani).
Gianni Rodo
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