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Autori: Attilio Fontana, Clemente Ferrari, Ilaria Porceddu
Etichetta: D'Altro Canto
Genere: Pop
La competizione musicale, Ilaria, l’ha coltivata sin da piccolissima, quando faceva le gare con la sorella a chi ricordasse meglio le parole delle canzoni di De André e De Gregori. Anche quando questo desiderio di ricantare i grandi non si confaceva propriamente alle circostanze, come la volta in cui a sei anni ha pensato fosse una buona idea cantare “Bocca di rosa” al prete venuto a benedire la casa.

Dopo la vittoria del Festival di Sardegna e di Castrocaro nel 2004, Ilaria si trasferisce a Roma per studiare Arti e Scienze dello Spettacolo all’Università della Sapienza.

Nel 2008 è special guest nel tour “L’uomo delle stelle” di Ron: apre i suoi concerti sola al pianoforte e, durante il set di Ron, duetta con lui in “Vorrei incontrarti tra cent’anni” e “Chissà se lo sai”.

Lo stesso anno partecipa a X Factor, arrivando in semifinale; questo le garantisce – finalmente – la pubblicazione del primo album, Suono naturale, uscito per la Sony Music.

L’estate successiva apre i concerti della tournée “Storie” di Gino Paoli per partire subito dopo in tour con lo spettacolo “Pianeta Proibito”, al quale partecipa come attrice e cantante.

Ed ecco ora “In equilibrio”, il brano con il quale Ilaria partecipa alla 63° edizione del Festival della Canzone Italiana di Sanremo. La canzone è stata scritta a Roma insieme ad Attilio Fontana con il quale collabora da alcuni anni.

La canzone nasce da questa sensazione d’essere sempre sul filo, sospesi, di passaggio, ma racconta al tempo stesso l’orgoglio del vivere comunque questa vita, quella che Ilaria ha scelto, ha voluto per sé. Per descrivere l’atmosfera di questo pezzo, un ruolo importante lo ha avuto il film di Fellini “La strada”: profondamente suggestionata da quei sapori, Ilaria ha voluto scrivere una canzone di malinconia e orgoglio, una canzone di speranza; l’ipotetico interlocutore è invitato ad accettare l’artista per quello che è, per il tanto che può dare sia pur nella limitatezza delle contingenze, nella brevità del momento; spiega Ilaria:

“Il mio è un invito accorato: amami adesso perché domani parto. Ora ti do tutto, la poesia, l’amore, anche se domani potrei non essere più qui”.

E questi – la vita vissuta, il girovagare, i rapporti con la terra d’origine, la necessità e la paura di lasciare la propria casa per poter scoprire chi davvero siamo – sono i temi che ricorrono anche nel disco in uscita il prossimo anno: oltre il mare di Sanremo, oltre il viaggio in Liguria, dopo il distacco da casa. Ma partendo sempre di lì.

Alessandra Placidi