Brano straniero
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Autores: Arshad Trusgnach
Etiqueta: Zero Industry
Tipo: Pop
“RIP Love” è il nuovo singolo dell’artista italo-indiano xxtoba. Eclettico e originale negli arrangiamenti e con un testo diretto che non lascia spazio ad interpretazioni, xxtoba propone la sua musica senza maschere, affrontando sofferenze, dolore e paura rimanendo sempre sé stesso. “RIP Love” è su tutti gli stores digitali e nelle radio in promozione nazionale.

Tema sentimentale con continue delusioni di prova e riprova per sistemare un legame. Un ragazzo innamorato delle emozioni che non sorride più ed è intrappolato nei ricordi. L’amata ha ferito il suo cuore che non riesce a vivere nella realtà e vuole comandare la sua mente. I sentimenti della ragazza sono malsani, infatti egli cerca una nuova luce, una nuova speranza, ma è avvolto dal buio che ella ha creato in lui. Quest’amore di pianto ha reso il ragazzo cieco, depresso; egli desidera la morte. Parole pure senza bugia le sue. Afferma che non sta bene, che vuole ancora amore e baci, ma questa ragazza non lo desidera abbastanza. 

“I miei sentimenti sono andati in loop. Esprimo sofferenza per la sua mancanza. Lei ha distrutto il mio cuore. Affogo il dolore nell’alcool. Understand?” xxtoba

L’artista si racconta

Sono Arshad, in arte xxtoba, nato a New Delhi il 22 marzo del 1991, sono un italo-indian boy di Udine. Sono il riflesso della mia anima tormentata. Non ho avuto diritto a niente, l’ho conquistato con dolore e perseveranza. Credo nelle mie capacità, non mi sento mai completo se non imparo. Sento dentro di me ciò che voglio, sta esplodendo una scintilla. Il mio cuore è ricco e puro ma l’amore sbagliato l’ha reso arido, ma continua a battere. Umiltà, rispetto e sorriso: la mia educazione. Bipolare la mia personalità combattuta tra paradiso e inferno. A mani conserte, la musa della musica mi pervade ed illumina le sfaccettature dei miei sentimenti e Stati d’animo. Non sono più piccolo, queste rime color arcobaleno, mi rendono artista real. “Baby, my life is short, I need immortal soul!”

Giulio Berghella