La graffiante vocalità di Andrea Belfiori trasporta l’ascoltatore all’interno della tradizione Rock Pop, dove la componente rock maggioritaria emerge dagli incalzanti impasti sonori e dagli scarti continuamente imposti dalla chitarra elettrica. Una tradizione evocata dalle citazioni con le quali Belfiori cuce l’ordito musicale, facendone un abito che attraversa oltre quarant’anni di musica.
La narrazione cantautoriale rivela un’anima inquieta, anch’essa affine al nutrito universo di figure “contro” che abitano il panorama rock e che navigano in oscure atmosfere che permeano tanta parte dell’immaginario contemporaneo: cinematografico, fumettistico, di certe serie TV, ecc. Le cui radici affondano in quel terreno che oltre due secoli fa vide fiorire quei racconti che, non a caso, definiamo gotici e dai quali discendono i generi letterari successivi, rinverditi, appunto, dai fumetti, dalle serie Tv, dal cinema dei nostri giorni.
Ne “Il gioco” il cantautore rimanda più volte a Vasco, che dei “vinti” e “contro” è il massimo esempio nazionale. Ne cita soprattutto i suoi “non detti”, dove maggiormente si cela il vissuto concreto che la narrazione non sa restituire. Belfiori canta, come tanta parte della tradizione rock, la sconfitta che ad ognuno di noi in parte appartiene e nella quale ci riconosciamo più nudi e veri. Questa la ragione per la quale insistentemente li ascoltiamo, specchiandoci più reali che nel posticcio quotidiano delle maschere sociali. I brano prodotto da Ettore Diliberto è arricchito dalle linee e dai contrappunto magistrali del chitarrista Giuseppe Scarpato , spalla e collaboratore di Edoardo Bennato al quale Belfiori rimanda in parte nell’estetica musicale e cantautorale della canzone stessa. Questa storia d’amore, questo vissuto sentimentale cantato da Andrea porta con sé i mari in tempesta che risiedono in ognuno di noi. Prudentemente li celiamo, ma ne fiutiamo la salsedine delle personali burrasche mappate nei diari di bordo sonori del cantautore.
Andrea Belfiori è un cantautore polistrumentista, ha studiato al Conservatorio Rossini di Pesaro, ha iniziato collaborando con la Pressing di Lucio Dalla e con Gianluca Grignani , PFM , Cristiano de André negli anni successivi. Alternando da vent’anni la pubblicazione dei suoi brani all’attività di arrangiatore freelance, vince il Sanremo Music Awards nel 2016, pubblica nel 2019 Andrea Belfiori l’album I Like, (Universal Music) che lo porta alla
finalissima di Sanremorock, oltre che sul palco dell’Ariston al Premio Tenco, a cantare con Eric Burdon degli Animals,con Mogol e innumerevoli concerti con la Notte delle Chitarre. Nel suo ultimo album, ospita Matt Backer, Cesareo e Faso di Elio e le storie rese , Giuseppe Scarpato (Edoardo Bennato), con i quali ha anche fatto diversi concerti.
Oramusica