SUBSONICA
MATTINO DI LUCE
IL NUOVO SINGOLO
IN USCITA IL 29 DICEMBRE
IN RADIO E SU TUTTE LE PIATTAFORME DIGITALI
MATTINO DI LUCE ANTICIPA
IL DECIMO ALBUM IN STUDIO
REALTÀ AUMENTATA
FUORI IL 12 GENNAIO 2024
“Metamorfosi: trasformazione di un essere o di un oggetto in un altro di natura diversa”.
“Le stelle nascono all'interno di enormi nubi instabili formate da gas e polveri dette nebulose, dove agiscono forze di attrazione gravitazionali e dove la materia addensandosi diventa sempre più calda”.
“Nel corso della sua vita la farfalla subisce diverse metamorfosi che la portano a cambiare più volte”.
“Mattino di luce” è il nuovo singolo dei Subsonica, disponibile in radio e su tutte le piattaforme digitali a partire dal 29 dicembre. E' una canzone che parla della necessità di una trasformazione: da una condizione di instabilità e disagio verso la ricerca di un equilibrio e di pace.
Il brano accarezza anche un argomento più specifico: il percorso che porta una persona a liberarsi dal ruolo di genere che è stato attribuito alla nascita, per arrivare a vivere pienamente nel genere in cui si identifica. Dicono i Subsonica: “Incongruenza, disforia o transizione di genere sono temi circondati da pregiudizi affrettati, spesso repressivi e violenti, che non tengono conto del disagio, della sofferenza e delle necessità autentiche di chi li vive affrontandoli quotidianamente. In ”Preso blu”, una delle nostre prime canzoni, parlavamo della “paura del diverso” come “paura del possibile”. Continuiamo anche oggi, con nuove parole e nuovi sguardi a raccontare storie di diversità e esigenze di libertà.” “Mattino di luce” è un brano da ballare tra suggestioni italo-dance e distorsioni space-rock, tra percussioni acustiche fiati e sintetizzatori.
Prodotta da Max Casacci e Subsonica, registrata all’Andromeda Studio Torino e mixata a Londra da Marta Salogni (che ha collaborato fra gli altri con Depeche Mode, Bjork, Bon Iver). Il singolo arriva dopo la pubblicazione di “Pugno di Sabbia” e “Adagio”, quest’ultimo parte della colonna sonora originale - scritta e composta dalla band - dell’omonimo film di Stefano Sollima, nella sale dal 14 dicembre.
Il brano anticipa inoltre il decimo disco della band, “Realtà aumentata”: un album di undici canzoni scritte nell’arco del 2023, che hanno assorbito molta realtà nei suoni, nei ritmi e nelle parole. Una realtà i cui effetti, nel corso degli ultimi anni, sono aumentati in modo tangibile. Una realtà che ci ha chiusi in casa per mesi rivelando tutte le fragilità di un presente globalizzato, che ci espone ad effetti climatici estremi, che è tornata a sconvolgerci con le guerre e che bussa ai nostri confini con un quotidiano carico di miseria, speranza e disperazione. Una “realtà aumentata” alla quale, paradossalmente, abbiamo iniziato a rispondere con crescente dispercezione tra negazionismi, letture distorte, fughe virtuali e carenza di umanità. Questa “realtà aumentata” sembrerebbe spingerci verso un isolamento individuale e individualista, anziché suggerire azioni e risposte collettive, le uniche in grado di proteggerci da quando abitiamo questo pianeta. Le canzoni del disco zoomano tra pixel di quotidianità e visioni cosmiche, tra energie luminose e penombre, tra presente e futuro, viaggiando sempre su un binario ritmico avvolgente.
I Subsonica onorano il traguardo della decima release con un album manifesto che racconta il presente, toccando temi attuali attraverso diversi angoli di lettura, in un universo musicale vario e sorprendente, ma con lo stile inconfondibile che caratterizza il gruppo dal 1996.
Il prossimo aprile saranno live sui palchi dei principali palazzetti italiani con SUBSONICA 2024 TOUR.
Annalisa Di Rosa